Tutto esaurito al drive in – l’Eco di Bergamo
8 Giu, 2019

Il Cinema drive in

parte da un concetto semplice: un telo dove proiettare un film, una macchina dove sedersi e una serata all’aria aperta. L’idea è venuta a Richard Hollingshead Jr. e il primo drive-in è nato il 6 giugno 1933. Prima di tutto: il signor Hollingshead ha sperimentato montando sul cofano della sua auto un proiettore 128 Kodak e proiettando su un telo attaccato a due alberi. Ha poi brevettato l’idea nel maggio 1933 ed ha aperto il suo drive-in tre settimane dopo. Ben presto i “locali” nacquero in tutto il Paese.

La popolarità del Drive-In crebbe dopo la seconda guerra mondiale con il baby-boom. Il drive-in offriva intrattenimento a basso costo per le famiglie, e un luogo dove i genitori potevano portare i bambini senza dover sborsare soldi per una baby sitter e senza preoccuparsi dei fastidi che potevano causare i piccoli. In effetti Hollingshead aveva lanciato i drive-in con il motto: “L’intera famiglia è benvenuta, indipendentemente da quanto rumore fanno i vostri bambini”.

I drive-in proiettavano più che altro film di serie B ed era sempre incluso uno stand per gli spuntini e un parco giochi dove i bambini potevano correre se si annoiavano. Naturalmente anche l’intimità era un lato positivo. Le coppie potevano vedere un film e rimanere insieme a coccolarsi.

Il periodo d’oro del Drive-In durò dalla fine del 1950 fino alla metà degli anni ’60. Oggi in Italia il “Cinema Drive-in” è l’unico evento itinerante del suo genere. Uno di voi c’è mai stato?